La mia lezione di oggi verterà sull’idea di Teatro, come atto che cade e accade nel momento presente,nessuno più di di Peter Brook ,potrà essere degno preludio alle mie parole…
Spero possiate apprezzare la bellezza di questo passaggio.
Da Peter Brook “La porta aperta”:
“Teatro come parola è così vaga da essere o priva di significato o da creare confusione quando una persona parla di un suo aspetto, e un’altra di qualcosa di assolutamente diverso.
E’ come parlare della vita .
Il termine è troppo grande per recare con sè un significato.
Il Teatro non c’entra con edifici,nè con testi, attori,stili o forme.
L’essenza del Teatro è contenuta in un mistero chiamato “il momento presente”.
“Il momento presente è sbalorditivo.
Come i frammenti spezzati di un ologramma, la sua trasparenza è ingannevole.
Quando questo atomo di tempo si apre ,l’interezza dell’universo è contenuta nella sua infinita piccolezza(…)
Adesso dobbiamo studiare da vicino cosa intendiamo per momento.
Certo, se potessimo penetrare la vera anima di un momento, scopriremmo che non vi è moto,che ogni momento è l’insieme di tutti i momenti possibili,e quello che chiamiamo tempo sarebbe scomparso.
Ma mentre procediamo verso l’esterno nelle zone in cui normalmente esistiamo, vediamo che ciascun momento nel tempo è collegato al momento precedente e a quello successivo, in una catena che non si scioglie mai.
Così in una rappresentazione teatrale siamo alla presenza di una legge ineluttabile.
Una rappresentazione è un flusso, che ha una curva in salita e una in discesa.
Per raggiungere un momento di profondo significato , abbiamo bisogno di una catena di momenti che incominci su un livello semplice e naturale , ci conduca verso l’intensità e poi ci riporti via.
Il tempo , che è così spesso un nemico nella vita , può anche diventare un nostro alleato, se capiamo come un momento pallido possa portare a un altro luminoso, e poi ancora a un momento di perfetta trasparenza , prima di ricadere di nuovo fino a diventare un momento di quotidiana semplicità”
(immagini prese dal web, dall’alto il Teatro di Siracusa e il Teatro di Segesta)
Nel passo trovo analogie con la matematica… come dire che certi suoi concetti sono “eleganti” come quelli descritti in riferimento al teatro.
bellissima analogia ….direi che se il teatro è una scienza come spesso ripeto, e la matematica è una scienza, allora anche il teatro può essere matematica…
Grazie per il tuo commento, l’ho apprezzato molto.
Una buona serata,
un abbraccio
Barbara
Buona serata anche a te 🙂
Ecco, per un attimo ho vacillato…beata ignoranza! Ma cosa è il Momento presente?
Poi ho letto pian pianino, mi sono fatta assorbilre dalle meravigliose parole, che non conoscevo, di Peter Brook e ho capito…E’ tutto qui (in senso riduttivo ovviamente, credo che ci sia altro…) “…che ciascun momento nel tempo è collegato al momento precedente e a quello successivo, in una catena che non si scioglie mai.
Così in una rappresentazione teatrale siamo alla presenza di una legge ineluttabile.
Una rappresentazione è un flusso, che ha una curva in salita e una in discesa.
Per raggiungere un momento di profondo significato , abbiamo bisogno di una catena di momenti che incominci su un livello semplice e naturale , ci conduca verso l’intensità e poi ci riporti via.
Il tempo , che è così spesso un nemico nella vita , può anche diventare un nostro alleato, se capiamo come un momento pallido possa portare a un altro luminoso, e poi ancora a un momento di perfetta trasparenza , prima di ricadere di nuovo fino a diventare un momento di quotidiana semplicità”
perchè è vero che quando si pensa al teatro sembra tutto astratto, è vero che non o forse non ci si sofferma a pensare che è uno srotolare di attimi legati uno all’altro che poi chiudono il cerchio tornando all’iniziale intento….Teatro è il Momento presente.
Spero davvero di aver capito, e capisco quanto i tuoi allievi siano fortunati ad averti, sai “argomentare” con “esempi” concreti, che lasciano spazio, anche a chi come me è ignorante in materia, ad una riflessione e un’acquisizione cotruttiva…Per me è come venire a scuola, mi stai dando tanto, te ne sono grata e non vedo l’ora che arrivi il 9.
hai capito perfettamente amica mia, il teatro cade e accade nel presente, figlio dell’atto passato, promessa di un atto futuro, e in quel momento presente racchiude tutta la nostra vita e le nostre emozioni….
grazie per i complimenti che mi fai, sei dolcissima, le tue parole mi avvolgono e sono graditissime davvero, e il 9 è vicino, sarai accanto a me e alla mia compagnia per il chi è di scena e per la formula di rito che precede l’entrata in scena, è come se ti portassimo in scena con noi in questo modo…
ti abbraccio forte, ci vediamo domenica!
Barbara
M’hai fatto passare un brivido lungo la schiena…
Riflettevo sulle tue parole …certo che se l’essere umano fosse più consapevole del momento presente perché è quest’ultimo che ci è concesso vivere e non avesse sempre il futuro come obiettivo pensando di vivere poi..non vivrà mai….
Il teatro aiuta in questo senso perché fa vivere il tempo presente sempre breve ..troppo breve..regalandoci attimi di emozioni felici o no ..ma sempre momenti di vita irripetibili.
Buona serata e arrivederci a domenica!
Paolab
Cara Paola, il teatro vive nel presente ,l’atto si compie ogni volta nella sua unicità , nella ripetizione si sublima divenendo rito, e il rito porta sempre con sè il senso del sacro…e allora il Teatro è sacro come la vita che rappresenta…
Bello il tuo commento e il consiglio che porta con sè…vivere il presente pienamente e renderlo un momento eterno…
Ti abbraccio forte, come farò domenica di persona allo spettacolo, buonanotte:)
Barbara