“Amleto” non ha bisogno di presentazioni.
E’ una tragedia scritta da Shakespeare nei primi anni del 1600.
Narra la storia del giovane principe di Danimarca, Amleto appunto, che dopo l’apparizione del fantasma del padre, assassinato dallo zio , che oltre alla vita gli ha sottratto trono e regina,avrà come unico comandamento quello di vendicare l’assassinio del padre ,rinunciando alla sua vita e all’amore della dolce Ofelia.
Numerosi grandi attori e registi , si sono confrontati nel corso del tempo con questo immenso personaggio,e in particolare con il monologo più famoso della Storia della Letteratura teatrale, il monologo del terzo atto”To be or Not to be”.
Quello proposto nel video, è interpretato da Mel Gibson, protagonista del film del 1990 diretto dal Maestro Franco Zeffirelli.
Ho scelto di proporlo nella versione inglese, per farvi ascoltare la musicalità del testo originale, che richiede grande attenzione e partecipazione emotiva,non vuole essere detto con forza, ma con la grazia e la consapevolezza di portare all’attenzione del pubblico, la verità sulla condizione umana , sulla fragilità, sulla caducità,e sulla sofferenza …
Amleto è uomo, come noi.
Si pone domande , come tutti noi continuiamo a porci da secoli…
L’essere e il non essere sono l’essenza della nostra vita, non sono postulati filosofici, ma semplici domande che costantemente affollano la nostra mente, e che per lo più , rimangono tragicamente senza risposta, anche quando l’atto si compie…
Ecco la classicità e l’immortalità del testo ,che viene reinterpretato sul palco e sulla scena della vita, da attori ed essere umani ,nel momento esatto in cui la vita e l’arte si toccano, una volta e per sempre.